14 Settembre 2024 – Arteterapia, la visione metamorfica

14 Settembre 2024 – Arteterapia, la visione metamorfica

Laboratorio propedeutico ai corsi
Anno Accademico 2024/2025

Arteterapia, la visione metamorfica

14 settembre 2024 – Ore 9,30-18,30

In molti considerano “Le metamorfosi” di Publio Ovidio Nasone il poema che maggiormente esprimerà la sensibilità del XXI secolo.

L’opera cioè di quel gran viveur che per qualche sfottò a chi non doveva e qualche marachella erotica di troppo venne spietatamente confinato da Augusto nella periferia più periferia dell’impero, a Tomi, a quei tempi un paesucolo in riva al Mar Nero.

Lo stesso aveva scritto solo pochi anni prima “L’arte di amare” e si potrebbe dire che nulla sia vitale, più in continua trasformazione e cioè pertanto metamorfico, proprio di questo sentimento.

Qualcuno ha definito la nostra epoca postmoderma come “liquida” dando a questo temine un’accezione anche negativa, nel senso di annullamento, di costante crisi delle identità.

Qualcun altro potrebbe quindi pensare che “Le metamorfosi” siano così ben rappresentative della nostra epoca in quanto espressione di un continuo, fluido e cioè per l’appunto “liquido”, costante divenire delle forme.

Un fluire descritto dal poeta vissuto tra il primo secolo a.C e il primo d.C. che non consiste mai in un annullamento delle identità ma sempre in un passaggio, un movimento armonico, ci verrebbe da dire una danza, da un’identità all’altra, cosa ben diversa.

La crisalide non è identità di transizione, è una crisalide, esattamente come una farfalla non nega l’essere stata crisalide pur essendo, a tutti gli effetti, solo farfalla.

Crisalide e farfalla mettono in scena un ciclo e come tale decidere se lo descriveremo a partire dalla crisalide o dalla farfalla dipenderà dall’arbitrio di chi lo osserva, quel ciclo, non “intrinsecamente” dalle sue tappe.

Come un neonato non è un adulto in miniatura esattamente come un adulto, per quanto sia infantile nei suoi comportamenti, non è un bambino gonfiato con la pompa.

Da quei maliziosi che noi siamo, sempre ancora attenti come resteremo fino all’ultimo respiro, sia alle bellezze delle nostre società che ai loro orrori non possiamo non pensare che questa ipertrofia della liquidità dell’immaginario, sotto sotto non sia l’ennesimo regalo al consumismo che i media controllati dalle stesse aziende che producono le stesse merci che più metamorfiche non si potrebbe ma nel senso di svuotate di un’identità che duri più di un battito di ciglia, e meglio è per i loro interessi.

Per la semplice ragione che in questa maniera le dobbiamo ricomprare in continuazione, più inutili che mai.

E invece no, il poeta latino non descrive affatto dei flussi afinalistici ma forme che pur nella transizione abbiamo invece sempre ma proprio sempre un senso e un ruolo compiuto come l’albero di alloro in cui la ninfa Dafne si trasforma per salvarsi dallo stupro di Apollo e da quello stesso momento acquisendo una sacralità che da un valore non solo meramente protettivo a quella trasformazione.

Del resto, tra tutti i poemi classici è difficile trovarne uno più citato dalle arti figurative del nostro Rinascimento, il periodo storico, sempre a proposito della questione dell’identità, forse tra i più fondanti persino per la nostra stessa cultura anche attuale.

In questo laboratorio affronteremo assieme quindi le potenzialità metamorfiche dell’arteterapia secondo Poliscreativa per incontrare la possibilità che ogni flusso delle forme, in quanto ritmo sempre condiviso e mai del tutto individuale poiché, per definizione espressione di una cultura, debba e possa essere soprattutto percepito come una danza creativa.

Una danza che pur essendo sempre inevitabilmente fluida non annulla le identità di passaggio ma le esalta e meglio le assapora.

 

Da sapere:

       Il laboratorio si svolgerà dalle ore 9,30 alle ore 18,30 del 14 settembre 2024

       Per la delicatezza della materia che verrà attivata si prega di arrivare puntuali e si consiglia vivamente di organizzarsi per poter essere presenti fino all’orario stabilito per la conclusione per poter partecipare a tutte le procedure di ricomposizione emotiva

       Verrà svolta anche un’attività ritmica corporea per la quale, pur essendo molto leggera, consigliamo vestiti comodi e scarpe adatte

       Siccome è possibile ci si sporchi con i colori, si scelgano indumenti non “griffati” o di particolare pregio; se si preferisce portare un cambio i nostri spogliatoi sono a vostra disposizione

       Il laboratorio è a numero chiuso non potendo partecipare più di 30 persone e pertanto è necessario prenotarsi entro il 12 settembre versando anche il contributo previsto di 100,00 Euro

       Il laboratorio si svolgerà presso la sala di danza di “Percentomusica”, Via dei Cessati Spiriti 89, Roma

       La sede del laboratorio è facilmente raggiungibile, sia con la macchina che con i mezzi pubblici; in particolare, è vicina alla fermata “Colli Albani” della Linea A della metro. Proprio da questa fermata inizia “Via dei Cessati Spiriti” e la sede dell’incontro è a non più di 300 metri

       Per ulteriori dettagli sui nostri corsi di arteterapia e le modalità di iscrizione al laboratorio contattare:

Dott.ssa Giusi Tartaro 3335973301

Dott.ssa Gioia Cancellier 3342140181

Info@poliscreativa.it 

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